tempo conteso
la quotidianità tra lavoro e tempo libero
I numeri sul quadrante di una sveglia, lo scorrere delle pagine delle nostre agende, gli appuntamenti sul calendario, le scadenze lavorative, quelle alimentari, i tempi di percorrenza, di cottura, d’usura… la nostra intera esistenza avanza al ritmo di un orologio.
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Abbiamo perciò deciso di interrogarci su quali fossero le principali categorie che nella società contemporanea scandiscono i tempi della nostra quotidianità ed è in risposta a questa domanda che prende forma la riflessione sui concetti di Lavoro e Tempo libero.
Grazie al loro dialogo costante, infatti, viene definito l’andamento delle nostre giornate, nonché l’ordine e il senso che attribuiamo alle nostre vite.
In linea con gli obiettivi del nostro collettivo, la mostra “Tempo Conteso - La quotidianità tra lavoro e tempo libero” pone al centro dell’indagine il territorio in cui si inserisce il festival di Short Out: un territorio che si colloca al margine della grande città, in un rapporto che lascia trasparire una dinamica di interazione, di dipendenza e di resistenza al polo attrattivo della metropoli milanese.
Grazie al laboratorio “Ecos del Tempo - il sentiero dell’oca” in collaborazione con il collettivo artistico Wild Art Project, abbiamo deciso di coinvolgere i cittadini che abitano questo margine in un percorso di arteterapia, con l'obiettivo di autodefinire i concetti di Lavoro e Tempo libero e di scoprire in che modo essi si inseriscono all’interno del nostro vivere quotidiano.
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Questa indagine sociale e antropologica viene posta in dialogo con il lavoro costruito insieme all’artigiano del suono Ted Martin Consoli, il quale attraverso il progetto “SUONI a MARGINE” intende mappare i luoghi e le attività legate ai momenti di lavoro e tempo libero. La mappatura restituisce una componente sensoriale uditiva che, seppur poco considerata, costituisce la colonna sonora del nostro vivere ordinario all’interno del territorio.
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I due lavori hanno portato alla co-creazione dei tasselli che compongono l’opera collettiva ed esperienziale che costituirà l’intelaiatura principale della mostra proposta quest’anno: un percorso la cui fruizione si avvale delle dinamiche del gioco, della riflessione, dell’esplorazione collettiva e dell’ascolto.
wild art project
Wild Art Project è un collettivo artistico nato nel 2019 dall’incontro di Samantha Vichi e Olga Sperduti durante il corso di Laurea in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il primo progetto effettuato dalle artiste si è svolto in Grecia, presso il campo profughi di Salonicco e ha posto le basi e gli intenti del collettivo all’interno della dimensione dell’arte partecipata utilizzando le metodologie care alla Terapeutica Artistica. Le parole chiave di ogni opera, laboratorio e performance sono: coinvolgimento, coproduzione, partecipazione, sperimentazione, imprevisto come risorsa e analisi del contesto. Il collettivo ha posto momentaneamente le sue radici a Milano, nel Wild Art Studio, ma lavora attivamente in Italia e all’estero coinvolgendo anche diversi artisti che collaborano attivamente ai vari progetti proposti.
![Wild Art_logo.png](https://static.wixstatic.com/media/6b8880_2cd465b677f849b4974c964e93fe5df3~mv2.png/v1/fill/w_181,h_181,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,blur_3,enc_auto/Wild%20Art_logo.png)
![Wild Art_olga foto.jpeg](https://static.wixstatic.com/media/6b8880_23b7f8f228104747be9cc4646632391a~mv2.jpeg/v1/fill/w_64,h_72,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/Wild%20Art_olga%20foto.jpeg)
![Wild Art_samantha foto.jpeg](https://static.wixstatic.com/media/6b8880_d2a317398dba4add817d95dec58e8136~mv2.jpeg/v1/fill/w_73,h_72,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/Wild%20Art_samantha%20foto.jpeg)
ecos del tempo
Il collettivo artistico Wild Art Project, grazie all’iniziativa di Short Out Festival, ha realizzato un’opera d’arte partecipata e interattiva sui temi del lavoro e del tempo libero, coinvolgendo un gruppo di persone provenienti da Lainate e dintorni e con diverse situazioni lavorative (neo immessi, universitari, disoccupati, precari, dipendenti e pensionati).
Il gruppo ha creato attivamente un gioco dell’oca che, con le sue caselle numerate e gli imprevisti che si presentano lungo il percorso, rappresenta metaforicamente le scelte che la vita ci pone davanti. Ogni casella può essere vista come una tappa, un momento o una decisione nella nostra esistenza e perciò una possibilità di riflessione.
Il collettivo ha utilizzato una serie di espedienti e strumenti legati al lavoro per realizzare l’opera. Ad esempio, è stato sfruttato il brainstorming per generare idee e riflessioni sui temi del lavoro e del tempo libero; la carta carbone è stata impiegata per copiare immagini o disegni, per creare le caselle del gioco attraverso un metodo di stampa “artigianale”; mentre il tipico questionario che viene utilizzato per i sondaggi aziendali è diventato un espediente per riflettere in maniera giocosa su alternative possibili e/o situazioni presenti legate ai temi della mostra.
L’opera è stata poi cucita grazie all'aiuto del gruppo Filifolli mantenendo quindi un legame prezioso con il territorio di Lainate. Inoltre, la parte sonora è stata curata dall'artigiano del suono Ted Martin Consoli. Il risultato dunque è un coro di voci plurali, un dialogo che continuerà anche durante i giorni dedicati alla mostra, dove il pubblico sarà chiamato a partecipare attivamente, contribuendo a creare una riflessione aperta sui temi del lavoro e del tempo libero.
TED MARTIN CONSOLI
La scelta di divenire tecnico nel mondo audiovisivo si è sviluppata durante gli anni del Liceo Scientifico, arricchendosi ulteriormente con la frequentazione del SAE Institute di Milano negli anni successivi.
Nel settore cinematografico e musicale, lavora come boom operator, oltre a essere un tecnico del suono per concerti. Ha collaborato con Max Casacci, musicista dei Subsonica, per progetti di sound branding, ampliando così il suo campo di competenze e rafforzando la sua esperienza nel settore.
Ha all’attivo numerosi progetti, tra cui la Mappatura Sonora, un'iniziativa nata nel 2014, che esplora le "Identità Sonore" del territorio biellese e oltre. Questa iniziativa riflette la sua profonda sensibilità verso le identità sonore, che lo porta a cogliere e valorizzare le peculiarità acustiche dei luoghi e delle comunità in cui lavora.
![Ted_Logo 96x96.png](https://static.wixstatic.com/media/6b8880_b7cb4ae3ffc34a4b93bfb842b7fca086~mv2.png/v1/fill/w_134,h_134,al_c,lg_1,q_85,blur_3,enc_auto/Ted_Logo%2096x96.png)
![Ted_foto-min.JPG](https://static.wixstatic.com/media/6b8880_a9b9a90afad34d678c6e95ac6e817ed1~mv2.jpg/v1/fill/w_92,h_61,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/Ted_foto-min_JPG.jpg)
suoni a margine
Il progetto "SUONI a MARGINE" mira a esplorare e registrare i suoni caratteristici di Lainate, focalizzandosi sulle "Identità Sonore" dei margini urbani, industriali, residenziali e delle aree del tempo libero.
L'obiettivo principale è trascorrere alcuni giorni a Lainate per registrare i suoni del territorio e interagire con la cittadinanza. Organizzare incontri guida con la comunità permetterà di comprendere le peculiarità sonore del luogo, utilizzando le informazioni raccolte per creare una mappa sonora della città e per instaurare un legame con il suo paesaggio acustico. Una parte significativa del progetto è la valorizzazione della contaminazione sonora e delle fonti orali. Questo approccio consente di integrare suoni ambientali con le storie e le testimonianze degli abitanti, creando un panorama acustico ricco e diversificato che riflette la vera identità dei luoghi.
L'esecuzione del progetto prevede sopralluoghi e registrazioni sul territorio, con la creazione di mappe sonore che evidenzino i suoni distintivi delle diverse aree di Lainate. Le attività principali includono passeggiate sonore per esplorare e registrare i suoni del territorio con cuffie e laboratori creativi per la cittadinanza.
Grazie a questa indagine, “SUONI a MARGINE” vuole dare vita a un'esperienza immersiva e significativa che avvicini la comunità locale e il suo paesaggio acustico.
contatti
passeggiate sonore
Una passeggiata sonora è un'esperienza immersiva in cui i partecipanti vengono guidati attraverso un percorso specifico, ascoltando una serie di suoni selezionati o creati appositamente per l'evento. Questi suoni possono includere elementi naturali, come il cinguettio degli uccelli o il fruscio delle foglie, registrazioni ambientali, musiche, narrazioni o suoni generati in tempo reale.
L'obiettivo è quello di creare un'esperienza sensoriale unica che permetta ai partecipanti di esplorare l'ambiente circostante in modo nuovo e consapevole, spesso enfatizzando l'ascolto attento e la percezione dei dettagli sonori che normalmente passerebbero inosservati. Questa pratica mira a risvegliare i sensi e a promuovere una connessione più profonda con l'ambiente, rendendo ogni suono parte integrante del viaggio e stimolando una riflessione sulla dimensione sonora del mondo che ci circonda.
sabato 6 luglio 2024, ore 18:00 - 20:30 (serale) - SOLD OUT!
domenica 7 luglio, ore 6:00 - 8:30 (all'alba)
partecipazione gratuita / posti limitati
registrati all'evento
La passeggiata sonora di sabato 6 luglio 2024 alle ore 18:00 è SOLD OUT.
Rimangono disponibili ancora dei posti per la passeggiata sonora di domenica 7 luglio 2024 all'alba, ore 6:00 del mattino
ORARI
Ingresso libero
Tutti i giorni del Festival, dal 3 al 7 luglio, dalle 18:30 alle 00:30
EVENTO DI PRESENTAZIONE
Tempo conteso: la quotidianità tra lavoro e tempo libero
Venerdì 5 luglio, ore 19:30, Spazio Talk Short, ingresso libero
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Presentazione dei progetti 2024 in esposizione insieme agli artisti e alla Direzione artistica e organizzativa della Mostra.
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